Le auto elettriche piacciono molto al pubblico italiano, ma resta il problema del costo ancora troppo elevato. È ciò che emerge da un’analisi della società di consulenza strategica Areté.
Per attrarre il pubblico di guidatori verso le auto elettriche, il prezzo della vettura dovrebbe scendere circa del 30%.
Ancora oggi ben il 64% degli italiani utilizza un’auto privata per gli spostamenti abituali o di lavoro, mentre solo il 6% preferisce i mezzi pubblici, che sembrano non essere completamente usciti dalla crisi causata dalla pandemia.
Quasi il 20%, invece, utilizza mezzi di mobilità condivisa come il car sharing, che permettono di abbattere i costi del viaggio e le emissioni inquinanti in città, agevolandone anche il decongestionamento.
L’analisi di Areté mette in evidenza come quattro italiani su dieci abbiano già guidato un’auto elettrica, anche solo per prova. Tra i principali benefici che sono seguiti alla guida troviamo la silenziosità del mezzo di trasporto, il relax di guida e i consumi ridotti.
Il nostro Paese sembra essere sempre più propenso alle auto elettriche; un italiano su due indica di voler acquistare un’auto ibrida e sono ancora di più coloro che sceglierebbero un’auto completamente elettrica. Tra i motivi principali di questa scelta green ci sono una maggiore sostenibilità ambientale e un notevole risparmio su consumi e costi di manutenzione.
Per acquistarla tre persone su quattro sono disposte a servirsi di finanziamenti, noleggio a lungo termine o formule di leasing. Purtroppo a frenare c’è sempre il fattore prezzo, considerato ancora troppo elevato dagli italiani.
Massimo Ghenzer, presidente di Areté spiega “Lo studio evidenzia come in Italia l’interesse per le auto elettriche sia ulteriormente cresciuto negli ultimi mesi. Quasi tutti valutano ormai con attenzione le motorizzazioni ibride ed elettriche per il futuro acquisto dell’auto. Resta però un ostacolo decisivo per una più ampia diffusione di questi veicoli: il prezzo. Va colmato almeno un 30% di gap tra l’attuale prezzo di mercato e le disponibilità di spesa degli italiani. Un disallineamento che sarà solo parzialmente e temporaneamente colmato dagli incentivi in arrivo. Senza una riduzione di questo gap appare oggi poco realistica un’immediata significativa crescita della quota dell’elettrico sul mercato”.
Fonte: auto.it
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